Start website main content

  • Ateneo

Parte il progetto "REHAB_MECHANISMS": studio sui dispositivi robotici per la riabilitazione

Publication date: 19.11.2012
Image for img_4752_dxo_web.jpg
Back to Sant'Anna Magazine

E' ai nastri di partenza il progetto "REHAB_MECHANISMS", finanziato dalla Fondazione Pisa e coordinato dal Dott. Caleo dell'Istituto di Neurofisiologia del CNR e con partner quali la Scuola Superiore Sant'Anna (Prof. Silvestro Micera, Istituto di BioRobotica, nella foto), l'Azienza Ospedaliera Universitaria Pisana (U.O. Neuroriabilitazione, Dott. Chisari) e l'Istituto di Biofisica del CNR (Dott. Di Garbo).

L'obiettivo del progetto è proprio di generare nuova conoscenza "di base" e di testare i possibili nuovi protocolli clinici che ne possono derivare. REHAB_MECHANISMS rappresenta un grande sforzo interdisciplinare teso a perseguire approcci completamente innovativi nel campo della plasticità neuronale post-lesione e della neuroriabilitazione robot-mediata in seguito a ictus.

L'ictus colpisce ogni anno 15 milioni di persone nel mondo ed è una delle principali cause di disabilità a lungo termine. Gli individui che sono sopravvissuti ad un ictus mostrano vari tipi e gradi di deficit neurologici e funzionali, che dipendono dalla dimensione e posizione della lesione cerebrale. La compromissione funzionale degli arti impone a chi ha avuto un ictus, di imparare di nuovo le attività quotidiane come mangiare, bere, camminare, scrivere.

Recentemente, i dispositivi robotici per la riabilitazione sono stati introdotti in varie terapie per il danno cerebrale. La terapia robotica è di solito somministrata mediante un dispositivo meccatronico che aiuta un paziente ad eseguire un compito motorio specifico. Ci sono due vantaggi principali della robotica per riabilitazione rispetto alla fisioterapia tradizionale: fornisce un "dosaggio" della terapia intensivo e altamente ripetibile e offre una valutazione quantitativa e oggettiva del recupero di ogni paziente, caratterizzata da diversi parametri cinetici e cinematici (la forza esercitata dal soggetto, la scioltezza del movimento, ecc.).

Un protocollo di riabilitazione intensiva è in grado di fornire benefici a lungo termine nei pazienti con danni motori moderati o gravi, anche anni dopo l'insorgenza di un ictus e i dispositivi robotici sembrano particolarmente adatti a questo scopo. Tuttavia, non è ancora chiaro quali sono le modificazioni dei circuiti neurali che portano a miglioramenti funzionali. Chiaramente, tali informazioni sarebbero di grande aiuto per migliorare ulteriormente l'efficacia della terapia robotizzata, consentendo un approccio "fondato sulla conoscenza", con il quale i protocolli di riabilitazione potrebbero essere progettati per facilitare quelle modificazioni cerebrali che contribuiscono maggiormente ad un miglioramento della funzionalità motoria. E appunto a questo scopo serve il progetto "REHAB_MECHANISMS".